Stefano Fassina di LeU: “No a MES, in caso contrario usciamo dall’Europa”

Stefano Fassina, deputato LeU non si offende se lo si definisce un sovranista di sinistra. Fassina del resto è tra i pochi uomini politici che sta nella compagine di governo, che ammette chiaramente la truffa che vogliono appiopparci a tutti i costi da Bruxelles.

Fassina è una voce fuori dal coro di quella sinistra che sta al potere che vuole per forza farci inginocchiare a politiche di austerità. Il deputato di LeU è una mosca bianca di quella maggioranza di sinistra, e per sinistra mi riferisco alla fake sinistra governativa, che ammette il pericolo imminente; perchè la vera Sinistra, la Sinistra delle persone, la Sinistra con la S maiuscola, quella della classe media, ha già fiutato la fregatura prodotta in EU già da un pezzo.

Ma chi è Fassina? È da considerarsi una voce autorevole?

Già consulente della Banca di sviluppo inter-americana, dal 2000 al 2005 è economista al Fondo monetario internazionale.
È stato editorialista de l’Unità e ha all’attivo numerose pubblicazioni di scienza economica, anche in collaborazione con altri studiosi, fra i quali il più volte ministro Vincenzo Visco.
Alle elezioni politiche del 2008 è candidato per il PD, in quarta posizione, al Senato della Repubblica, nella circoscrizione regione Liguria, ma non viene eletto.


Il 24 novembre 2009 è scelto come responsabile nazionale Economia e Lavoro del Partito Democratico nella segreteria nazionale del neosegretario Pier Luigi Bersani. Nel 2010 è tra i fondatori della corrente dei cosiddetti “Giovani turchi”, da cui prenderà tuttavia progressivamente le distanze, fino ad abbandonarla nel 2013. Alle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013 Fassina viene eletto deputato della Repubblica Italiana.


Il 2 maggio 2013 è nominato viceministro dell’economia e delle finanze nel governo Letta, unitamente a Luigi Casero e ai sottosegretari Pier Paolo Baretta e Alberto Giorgetti.

Il curriculum e l’esperienza non gli manca di certo, anzi sembra molto più autorevole in questioni economiche rispetto a chi si è laureato in Storia e Filosofia.

Riprendendo una sua intervista a La Verità Fassina spiega:

“Attenti! È senza condizionalità in entrata. Poi, quando il livello del nostro debito sarà evidente, ci diranno: il tuo debito non è sostenibile. Ora devi ubbidire alla Troika e ristrutturarlo Riconosco i processi perché ho già vissuto un passaggio identico. È l’incubo del governo Monti, come un film che viene riproiettato, il copione è identico. Dobbiamo vagliare le alternative”

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