
Pericoloso Jihadista evade dal tribunale: caccia all’uomo a Firenze
È successo, prima o poi doveva accadere e puntualmente è accaduto. Anche l’Italia è diventata meta di presunti profughi che sotto il manto di agnello, nascondo il loro essere lupi. L’uomo è Abidi Aymen di nazionalità tunisina, il quale è accusato di tentato omicidio a Lipsia il 9 aprile 2020; mica poca roba. La cosa preoccupante non è la sua fuga, avvenuta dal tribunale di Firenze dove era stato portato in manette per un’udienza. La cosa preoccupante è che abbiamo pericoloso jihadista a piede libero e in giro per l’Italia, che attualmente non ha nulla da perdere.
Perchè scrivere di evasioni e di jihadismo? Semplice, perchè l’uomo, dopo essersi levato le manette (trovare su un autobus cittadino) si è dileguato. La parte difficile è proprio questa; impossibile sapere dove sia. Infatti, visto che negli ultimi 5 anni, i governi hanno accolto chiunque indistintamente, senza tenere minimante traccia delle persone giunte sul nostro territorio, attualmente il terrorista potrebbe essere ovunque e nessuno saprebbe dove cercarlo. È con qualche amico tunisino che gli fornisce copertura? E chi lo sa quanti tunisini sono sbarcati nelle nostre cose e quanti sono senza fissa dimora.
Il problema dei porti aperti è proprio questo, l’impossibilità di tracciare chi viene sul nostro territorio e la mancata possibilità di intervenire prontamente per evitare qualsiasi minaccia.