
NATO, RUSSIA E TURCHIA
E così la Grecia ha posto il veto contro la Turchia. Ma cosa significa esattamente?
Venerdì, la missione permanente della Grecia presso la NATO ha posto il veto su una dichiarazione che l’alleanza si preparava a fare a sostegno di Ankara, a seguito del recente raid siriano che ha provocato la morte di 33 militari turchi.
Analizziamo questo primo punto già di per se controverso. Il raid siriano è vero che ha ucciso 33 militari turchi ma è anche vero che li ha uccisi nel nord della stessa Siria, che de facto, nonostante la “spartizione” russo turca, è ancora appartenente al presidente Assad con dei confini ben precisi.
Quindi Erdogan che fa?
Semplicemente vuole fare il bullo. Vuole punire i siriani per aver ucciso dei militari turchi, che per quanto gli accordi prevedano la loro presenza in “certe” zone nel nord della Siria concordate con i russi, i militari turchi sostanzialmente sono oltre confine in terra straniera, praticamente hanno invaso.
La grecia è il baluardo dell’occidente contro Erdogan?
Neanche per sogno, i greci non hanno votato contro la dichiarazione dellA NATO perchè vogliono bloccare l’espansionismo e la tracotanza turca, ma perchè anche li vi è un problema legato alla questione migratoria.
Infatti, secondo fonti greche, il ministro degli Esteri della Grecia, Nikos Dendias, ha impartito istruzioni dirette ai rappresentanti di utilizzare un veto se il testo della dichiarazione congiunta non avesse incluso la proposta greca per fare riferimento al rispetto della dichiarazione UE-Turchia sui rifugiati e i migranti del marzo 2016.
La Grecia inoltre risulta essere molto preoccupata sopratutto dall’escalation migranti, già le prolungate proteste che hanno coinvolto le 5 isole principali contro i nuovi centri di accoglienza sono un forte sentore di allarme, se a questo aggiungiamo la possibile “Bomba umana” che Erdogan potrebbe sganciare, capiamo i timori dello stato ellenico.
A questo scenario si aggiungono le dichiarazioni di Erdogan “18000 migranti hanno passato i confini turchi diretti in Europa, altre decine di migliaia in attesa nei campi profughi” che utilizza la disperazione della gente in fuga dalla propria terra, la disperazione di chi ha perso tutto, come arma da dirigere contro l’Europa.
Prima la bomba atomica, adesso la bomba umana, così facendo Erdogan utilizza i migranti come una massa di bisonti impazziti da lanciare contro chi è reo di non supportarlo nelle sue scelte di politica estera.
E l’Italia non tutto ciò cosa ha fatto?
L’italia con la NATO avrebbbe stilato un pesante comunicato congiunto a favore di Erdogan, mettendoci sul piamo inclinato della guerra contro la Russia per “aiutare” Erdogan, il quale, oltre ad aver pianificato l’invasione della Siria, chiedendo allo stesso Putin di “scansarsi” perchè vuole affrontare da solo il Presidente Assad, è quel presidente che sistematicamente con le navi militari prova ad allontare dai pozzi di petrolio le navi dell’ENI.