
L’Italia ha trovato il suo capro espiatorio: Montanelli
L’Italia non ha un passato coloniale minimamente paragonabile a quello delle altre potenze europee. Per chi volesse insinuare che le colonie appartenenti all’Impero del ventennio fascista, a cui vennero unite le già pregresse colonie italiane di inizio ‘900, hanno fatto si che l’Italia divenisse razzista e amante del concetto di superiorità della razza, lo invito a studiare meglio la storia.
Data questa premessa, purtroppo per qualcuno (guarda caso ancora una volta il PD) al contrario di altri popoli europei, noi non abbiamo una tradizione di personaggi xenofobi o razzisti nei confronti di altri popoli – l’unico razzismo italiano è quello nord/sud – quindi in virtù di un tipico atteggiamento italiano che ci porta a scimmiottare sempre e comunque quello che fanno gli altri Paesi, più nel male che nel bene, nelle scorse ore a qualcuno è venuto in mente che anche dalle nostre dovesse prendere piede la furia iconoclasta contro statue di personaggi italiani.
L’iniziativa era partita dai “sentinelli” di Milano, il quale in un comunicato stampa aveva espressamente chiesto di rimuovere la statua di Montanelli sita in un parco del capoluogo lombardo. L’accusa sarebbe quella di essere stato il peggiore degli individui solo perchè ha sempre rivendicato con onore la campagna italiana in Etiopia, con annessi e connessi.
Giusto o sbagliato?
Non tocca a noi dirlo, come non tocca a noi dire se abbia fatto bene a perdonare i brigadisti che nel ’77 attentarono alla sua vita. Le sue parole furono “li perdono“.
Giusto o sbagliato?
Anche di questo non tocca a noi decidere. A noi tocca capire perchè lo sciacallaggio PD è sempre presente in situazioni altamente divisorie per il Paese, infatti il consigliere Dem Alessandro Giungi ha dato la sua “benedizione” all’iniziativa dei sentinelli di Milano, il quale hanno detto:
Noi riteniamo che sia ora di dire basta a questa offesa alla città e ai suoi valori democratici e antirazzisti e richiamiamo l’intero consiglio a valutare l’ipotesi di rimozione della statua, per intitolare i Giardini Pubblici a qualcuno che sia più degno di rappresentare la storia e la memoria della nostra città Medaglia d’Oro della Resistenza