In soli 3 mesi in Nigeria sono stati uccisi 3000 cristiani.

Tutti a terra con le ginocchia sbucciate in senso di penitenza. Guai a criticare il differente, attenzione non ho scritto diverso. Differente viene dal latino differre che significa  “esser diverso”. Essere diverso è del tutto normale, l’anormalità consiste in ciò che parte della sinistra globalista vuole che noi diventiamo ovvero una massa di individui tutti uguali senza nulla che riesca a contraddistinguerci.

Essere differenti significa avere credi differenti, culture differenti, idee differenti e modi di vivere l’esistenza del tutto differenti. L’Italia, al contrario di quanto possa dire una sparuta minoranza di decerebrati, è un paese ospitale e poco incline al razzismo. Non a caso avremo la moschea più grande d’Europa nonostante che in Italia non sia presente  una comunità islamica tra le più numerose del vecchio continente. L’Italia ospita all’interno del suo territorio diverse etnie e differenti credi. Eccola qui la parola magica: “Il  differente”.

In Italia, se sei differente e professi la fede islamica, va più che bene, così come se sei ateo, buddista o indù; non va bene, però, se sei cristiano. Già perché in Italia è vietato parlare del quotidiano martirio che i cristiani subiscono tutti i giorni in giro per il mondo. Anche il Papa, a cui piace porre l’accento sulla questione migratoria, ogni domenica dimentica di citare le persecuzioni che i suoi fratelli nella fede vivono tutti i giorni.

Un rapporto del Parlamento britannico a cura dell’APPG – acronimo dell’intergruppo parlamentare per la libertà religiosa e di credo di Westminster – denuncia la persecuzione che subiscono i cristiani; in particolare, i dati raccolti analizzano il periodo che intercorre da gennaio a novembre 2019, con risultati raccapriccianti. Nella sola Nigeria sono stati uccisi almeno 1.000 cristiani per mano dei pastori islamisti Fulani. Dal 2015, invece, sono morti oltre 6.000 cristiani, 600 dei quali nei primi mesi del 2020. Tanti altri sono invece perseguitati, discriminati o rapiti.

In Italia, però è vietato parlare o essere indignati contro una religione che in certe parti del mondo mette in piedi dei veri e propri pogrom contro minoranze cristiane. In Italia, se accusi l’Islam di essere violento e porti in prima pagina foto e immagini di cristiani trucidati, ti incolpano di essere razzista e islamofobo. Oggigiorno tutti hanno il diritto di essere differenti, guai se non fosse così, ma questo diritto sembra precluso ai cristiani, a loro spetta il buio della clandestinità ideologica.

I cristiani vengono attaccati senza pietà, soprattutto a causa della loro fede, come anche alcuni ministri del governo nigeriano hanno ammesso pubblicamente e a ragione. Senza dubbio, anche i musulmani pacifici possono diventare vittime collaterali di questa ideologia islamista violenta. È una ideologia distruttiva e divisiva che porta a crimini contro l’umanità e che può spianare la strada verso il genocidio. Non dobbiamo esitare a dirlo.

Introduzione del rapporto firmata dal presidente del gruppo Jim Shannon

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