Il Vietnam entra nella TOP20 delle economie mondiali: abbiamo tanto da imparare

Perfetta gestione sanitaria della pandemia, economia dinamica e pronta per la ripartenza sui mercati globali, legata ad una crescita continua dell’export; oltre ad aver messo in piedi una campagna anticorruzione di cui ha beneficiato l’intero comparto economico-politico. No, non stiamo parlando dell’Italia che vorremmo o di un Paese europeo da cui trarre ispirazione, stiamo parlando dell’ennesimo miracolo asiatico: il Vietnam.

Seguendo la ricetta della sorella maggiore Cina, anche il Vietnam, Paese martoriato nel recente passato da una guerra fratricida, a breve si appresta ad entrare nelle prime 20 economie del mondo. Quale è stata la ricetta di questo successo?

Ispirandosi proprio al modello cinese, nel momento di maggiore sviluppo della pandemia, il Vietnam si è concentrato sull’export di materiale sanitario, concentrandosi specialmente sulla vendita all’estero di mascherine. La scelta è risultata talmente azzeccata che nell’ultimo trimestre del 2020 il Vietnam – si parla ovviamente di dati specifici racchiusi in brevissimi lassi di tempo – ha registrato una crescita del Pil addirittura maggiore rispetto a quella cinese un +2,9% per Hanoi contro +2,3% di Pechino.

Ovviamente, seguendo l’annacquata tradizione socialista cinese, anche il Vietnam vuole seguire le orme della Cina, vedendo in essa il connubio perfetto tra una pianificazione centralizzata e un’economia di mercato a orientamento socialista.

Così mentre in Europa si continua a morire di neo liberismo, in Asia si segue il modello cinese con ottimi risultati, anche per quell’economie che per decenni sono state martoriate.

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