
Il politicamente corretto ci ha tolto pure Via Col Vento
Un mostro si aggira per il mondo occidentale, questi è privo di occhi e divora tutto indistintamente. Non si pone domande, distrugge tutto ciò che tocca. Il mostro ha un nome e si chiama politicamente corretto. È un mostro privi di rimorsi, non conosce passato e neppure futuro, come il peggiore degli esseri viventi conosce solo il godimento del presente.
La scia delle proteste a seguito della morte di George Floyd e di un presunto razzismo che dilaga in Europa ha portato al ritiro dalla piattaforma, da parte di una famosa emittente americana, del film “Via col vento”. Volevo dire a tutti i sostenitori di questo nuovo medioevo culturale che, la storia non è un film per famiglie che danno in prima serata il sabato sera; la storia non è politicamente corretta, la storia non sta al passo con i tempi .
È quanto mai assurdo considerare le gesta di personaggi storici con un metro di giudizio contemporaneo; sostenere che Churchill e Lincoln fossero razzisti – è innegabile che lo fossero – è come voler condannare Gengis Khan per genocidio e Cesare per tratta di esseri umani. Nel periodo storico in cui vivevano questi personaggi certe condotte non erano nè socialmente, nè giuridicamente perseguibili. Era normale avere delle colonie e sfruttare i coloni, così come era normale impalare il nemico sconfitto, in stile principe Vlad.
Non sto dicendo che fosse giusto o che sia un comportamento difendibile, sto dicendo che nel corso dell’evoluzione della civiltà umana certe azioni non erano da stigmatizzare in quel determinato contesto. Oggigiorno per fortuna lo sono e si possono condannare ma ciò non ci legittima a cancellare la storia. Bisogna accettare che la Storia (con rigorosa s maiuscola), non la pensa come noi e alcune conquiste acquistano valore appunto perché sono state ottenute nel tempo e nel ragionamento. Il revisionismo è la forma più idiota di ignoranza.