
Adesso anche la Finlandia vuole uscire dall’UE: “La moneta unica ha fallito”
Qualche giorno fa avevo analizzato l’editoriale di Ralph Bolmann, vicedirettore della sezione economia del Frankfurter Allgemeine Zeitung. Bolmann nel suo pezzo, aveva espressamente attaccato la gestione economico-finanziaria europea degli ultimi dieci anni e come questa gestione, avesse penalizzato sopratutto l’Italia. Per chi se lo fosse perso allego il link di riferimento.
Il fronte degli euro critici – evoluzione naturale degli euro scettici – aumenta i propri ranghi di figure di rilievo di giorno in giorno, tanto che l’ultimo entrato nel club è l’economista finlandese, nonché professore all’università di Helsinki, Tuomas Malinen. L’esperto docente in un intervista rilasciata al quotidiano LaVerità lo scorso 7 giugno, dichiara espressamente come la moneta unica abbia fallito ogni suo obiettivo, venendo così meno agli scopi per cui venne ideata originariamente. Oltre a questo aggiunge:
Italia e Finlandia devono uscire subito dall’Euro. L’Euro è sempre stato un fardello.
Senza voler entrare nel merito dell’articolo de LaVerità, stupisce notare come le maggiori critiche mosse contro l’Euro vengano da accademici, economisti o giornalisti esperti del settore (economico). Mentre i primi difensori della moneta unica siano membri appartenenti alla classe politica europea e attori facenti parti di gruppi bancari e finanziari. Il dubbio è legittimo, non è che i veri conoscitori dell’economia hanno capito quanto sia fallace il sistema euro e per questo lo criticano? E non sembra assurdo che i primi a difenderlo e a volerlo mantenere tale, non siano gli addetti ai lavori ma membri di una classe – quella politica – del tutto sprovvisti degli strumenti per potere capire il fenomeno Euro? Tutto ciò purtroppo rispecchia il paradigma di un mondo che vive nell’anarchia economica.