Il calcio è solo un gioco – parola del campione di Serie A

Già da qualche settimana è ritornato il calcio, ma non è il solito calcio a cui siamo abituati. Questo calcio è un misto tra quel bel calcio d’estate, che è sempre stato monopolio di tornei per nazionali e il calcio che ci tiene compagnia durante l’anno. Un ibrido che assolve al ruolo di piacevole compagnia.

Siamo abituati ad esagerare per un gol sbagliato sotto porta o per l’ennesima occasione sprecata dalla nostra squadra, che costerà anche quest’anno la vittoria del campionato. Sappiamo che quando si parla di calcio, l’italiano è sempre molto serio e critico nei giudizi, prendendo troppo seriamente quanto gli sta intorno. Attenzione, chi scrive è un amante del gioco, non uno di quelli intellettualoidi che si permettono il lusso di criticare ciò che non capiscono. Ma da amante di questo sport non posso fare altro che trattarlo come tale, appunto come uno sport.

Non sono l’unico a vederla così, motivo per cui, ho deciso di riproporre il pensiero di un grande campione della Serie A – Edin Dzeko – il quale senza mezzi termini ha voluto mettere ogni cosa al suo posto.

A Sarajevo vivevamo in 15 in 37 metri quadrati. Ci svegliavamo a volte senza avere quasi nulla per fare colazione. Mio padre era al fronte e tutti i giorni, quando suonavano le sirene, avevo paura di morire. Andavamo nei rifugi senza sapere mai quanto tempo dovevamo restarci. Certe esperienze rendono più forti e fanno apprezzare la vita nei momenti giusti. Quando hai avuto paura per la tua vita e quella dei tuoi familiari, i problemi del calcio sono niente al confronto. Non ho segnato? Fa niente, segnerò alla prossima partita. Le cose importanti sono altre.

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