Grecia: migranti e sangue

La Grecia secondo la Merkel è stato il più grande successo dell’Eruopa, ma forse per i greci l’Europa non è stato un successo per la Grecia. Anche oggi, ancora una volta, dopo le innumerevoli occasioni precedenti, il popolo greco è sceso in piazza per fermare la costruzione di nuovi centri accoglienza per i migranti.

Secondo i media ellenici la polizia li ha caricati con violenza inaudita, lanciando lacrimogeni e sparando i micidiali proiettili di gomma.

Ma perchè i greci protestano?

Per un semplice motivo, perchè secondo il rapporto Frontex 2019, gli arrivi nell’Egeo orientale sono saliti alle stelle, in un momento in cui gli arrivi in tutta la regione mediterranea continuano a diminuire.

I livelli della protesta hanno toccato il loro apice a fine gennaio quando in tutte e cinque le isole greche(Lesbo, Chios, Samos, Leros, Kos) hanno coordinato le loro proteste.

Sempre lo scorso gennaio il Governatore della regione, Kostas Moutzouris ha spiegato “Il popolo dell’Egeo è pacifico e comprensivo; tuttavia le cose possono sfuggire di mano in qualsiasi momento. Abbiamo già avuto qualche scontro, problemi tra i nostri ospiti. L’altro giorno una persona è stata uccisa e ieri una è stata ferita. È questa congestione, le terribili condizioni di vita a cui sono sottoposti… È questo che rovina la vita a questa gente“.

Dopo queste parole non rimane che ammettere che post moderno, in piena globalizzaione il popolo non può ribellarsi e deve solo accettare quello che decidono Francia e Germania. I greci sono stati messi in ginocchio dalle politiche economiche lacrime e sangue e adesso si apprestano a divenire il campo profughi d’Europa nel Mediterraneo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *