
Del(i)rio PD “Pronti per Ius Culturae” – ignorano la minaccia estremismo
Archiviato il destino di Salvini, autorizzazione a procedere per sequestro di persona per i fatti della Gregoretti e di Open Arms, adesso può partire nuovamente l’assalto allo Ius Culturae. A dare il via all’esaltazione immigrazionista è il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio (ribattezzato Delirio – per le sue uscite sconclusionate). Delirio, con un’intervista a La Stampa, ha spiegato che “Sullo ius culturae non mollo, nell’idea che ogni volta che abbiamo concesso più diritti a qualcuno siamo diventati più forti tutti. I cambiamenti avvengono con costanza e determinazione: sono sicuro che arriverà anche questo risultato”.
Ma cosa è lo Ius Culturae?
Lo “ius culturae” è un principio del diritto, secondo cui i minori stranieri possono acquisire la cittadinanza del Paese in cui sono nati o in cui vivono da un certo numero di anni, a condizione che in quel Paese abbiano frequentato le scuole (in genere un ciclo di studi) o abbiano compiuto percorsi formativi per un determinato numero di anni.
Sembrerebbe tutto quanto mai legittimo e nell’ordine della normalità. Ma in Italia la questione diventa molto più complicata, è vi spiego subito il perchè. In Italia esistono una gran quantità di scuole religiose private, le quali sono equiparate, se rispettano determinati requisiti previsti, dal MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) alle scuole statali. In virtù di questo principio, anch’esse possono venire considerate come enti che erogano corsi formativi adeguati per l’ottenimento della cittadinanza.
In Italia la maggioranza delle scuole private – religiose sono di matrice cristiana, ma non sono le uniche. Infatti, attualmente esistono anche delle scuole coraniche (ovvero scuole religiose islamiche) e in Italia sono 88, suddivise quasi egualmente in ogni regione italiana. Il ragionamento è semplice, se venisse approvato lo Ius Culturae, potremmo ritrovarci un grosso problema in casa. Ovvero si potrebbe verificare l’ipotesi (molto probabile) che minori stranieri vivendo estraniati dalla reale vita scolastica laica e statale italiana, crescendo chiusi dentro ghetti ideologici all’interno di scuole coraniche e comunità ermetiche per definizione, possano fungere da mezzo per ottenere una cittadinanza importante – come quella italiana – in prospettiva di attività illecite come quelle dell’estremismo islamico. La battaglia sullo Ius Culturae sembra essere una provocazione razzista e anti sociale, ma in realtà dietro lo Ius Culturae si nasconde il mostro della radicalizzazione.