Colao, l’uomo di Conte ci dice “Mai lasciarsi sfuggire una crisi”

Aldo Cazzullo illustre giornalista e scrittore italiano ha intervistato per Il Corriere della Sera  Vittorio Colao, il super manager chiamato dal governo per dirigere la famigerata task force a cui è stato assegnato il compito di risollevare le sorti del nostro paese nella fase post-pandemica.

Colao al momento si trova a Londra, e già verrebbe da dire che partiamo con il piede sbagliato. Figura pagata profumatamente per intervenire sulle sorti del nostro Paese attualmente neppure si trova in loco per poter prontamente intervenire.

Lo stesso Colao però tranquillizza tutti ( come se non bastasse ci ride sopra), lui riesce a lavorare da Londra via video, come Colao ci garantisce testualmente. Poi aggiunge:

Se fossi tornato avrei dovuto fare due settimane di quarantena, avrei perso tempo. Dobbiamo tutti imparare a lavorare in modo diverso

Colao però poi durante il corso dell’intervista si lascia scappare qualcosa di preoccupante

Abbiamo l’opportunità di fare in ognuno di questi campi cose che avrebbero richiesto molto più tempo. Mai lasciarsi sfuggire una crisi.

Sicuramente il suo pensiero differisce da quello di milioni di italiani che in questo periodo camminano sulla linea di confine dell’indigenza, ma niente paura, Colao da Londra gestisce un problema italiano e ci dice pure che questo problema per gli squali come lui è una manna dal cielo.

Ma dove abbiamo già sentito parole simili a queste? Le aveva pronunciate un altro uomo che compì il sacco di Italia per mano di Bruxelles, l’ex presidente del Consiglio il quale in occasione di un discorso tenuto alla Luiss ebbe a dichiarare

Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi, per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario

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