Blackout ideologico: non si protesta, si saccheggia

Indubbiamente è da condannare il modo in cui è morto George Floyd, soffocato con un ginocchio al collo mentre aveva le mani ammanettate. Ma la morte di George Floyd forse avrebbe dovuto insegnare che bisogna protestare contro chi vuole tiranneggiare il più debole, non andare a caccia del più debole per saccheggiarlo. Invece quello che sto vedendo sono solo scene di violenza dove a farne le spese sono negozi ed esercizi commerciali.

Il Blackout ideologico è tutto nella foto di una donna bianca che mostra il dito medio al poliziotto afroamericano. Scusate, era una protesta per i diritti degli afroamericani spesso vittime del sistema sociale americano o una rivolta contro la polizia? È una protesta contro la brutalità della polizia americana oppure è una protesta di classe? Le scritte apparse sui muri di molte città americane “Rich we are coming” (ricchi stiamo arrivando) non lasciano adito a molti dubbi.

Cosa sta succedendo negli USA? Tra chi invoca l’esercito, chi la guardia nazionale e chi vorrebbe uno scontro di classe armato, forse siamo giunti al punto di contatto della società statunitense, ovvero la tremenda divisione in classi che tuttora esiste nel Paese, stavolta rischia di divenire uno tsunami dalle conseguenze devastanti.

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