
Bersani attacca il centro-destra con le armi spuntate del “se” e del “ma”
La prima cosa che impariamo fin dalla prima lezione di storia alle scuola elementari è quella che “la storia non si fa con i se e con i ma”. Purtroppo però qualcuno ciclicamente esce la storia del se e questo qualcuno ogni volta si dimentica di quanto sia immaturo portare avanti certe argomentazioni semplicemente supponendo l’avvenimento di certi eventi.
Il messaggio che il centrodestra sta dando da fuori e da dentro il parlamento è una coltellata al Paese. E questa gente qua, lo lasci dire a uno di Piacenza viene il dubbio che se avessero governato loro non sarebbero bastati i cimiteri
Eccolo lì, impercettibilmente, nascosto in una frase di senso compiuto appare il fatidico “se”. La dichiarazione è di Bersani, il quale non potendo criticare l’operato di governo visto che il suo partito è al governo, decide di mettere in piedi il trucco del prestigiatore: distogliere l’attenzione dello spettatore.
Così per distogliere l’attenzione dalle nefandezze messe in piedi dall’esecutivo nell’ambito dell’emergenza Covid-19, si decide di puntare il riflettore su quelle opposizioni che per gran parte della gestione pandemia sono state esautorate. Caro Bersani, il se e il ma, sono i nemici per eccellenza degli storici e di ogni persona che vuole argomentare in maniera critica e seria.