Benetton verso il rinnovo – il governo oltraggia le vittime di Genova

Mentre Genova ha appena finito di inaugurare il nuovo Ponte Morandi, la holding della famiglia Benetton ha formalizzato una proposta al Ministero delle Infrastrutture per restare la principale concessionaria autostradale italiana; l’offerta prevede un piano da 2,9 miliardi che molto probabilmente verrà accettata dall’attuale esecutivo. Ma che fine hanno fatto i morti e la revoca alla famiglia Benetton?

Essendoci state delle vittime, pensavamo che la revoca della concessione ad “Autostrade per l’Italia” del gruppo Atlantia facente capo ai Benetton, fosse un fatto serio, anche perchè come è emerso successivamente, la società dei Benetton non ha mai adeguatamente investito l’incasso derivato dalle autostrade per opere di messa in sicurezza o manutenzione delle autostrade che attraversando tutto il territorio italiano, era di responsabilità della famiglia.

In poche parole i Benetton hanno utilizzato le autrade italiane come fossero un loro bancomat personale, mettendo a rischio la vita di milioni di italiani senza mai provvedere a verificare se le infrastrutture fossero in stato precario. Per farla breve, la famiglia Benetton passava regolarmente all’incasso senza mai investire gli utili per lavori di manutenzione.

“Revoca delle concessioni” oggi è solo uno slogan (l’ennesimo) di un governo formato da un Movimento che a suon di slogan è riuscito a prendere il 32% alle scorse elezioni, ma che a suon di slogan ha capito che non si può governare.

Già ad inizio febbraio 2020 l’Avvocatura dello Stato aveva espresso parere sfavorevole circa la revoca della concessione ad Atlania. Secondo quanto aveva riportato La Stampa, l’ente ha calcolato che, in caso di revoca, l’azienda dei Benetton potrebbe chiedere ai tribunali dei risarcimenti molto onerosi per lo Stato, pari a non meno di venti miliardi di euro. La sentenza del processo in primo grado sul crollo del Ponte Morandi  non arriverà prima del 2021 e ciò significa che lo Stato non potrà difendersi adeguatamente dall’accusa di essere venuto meno a un impegno contrattuale. 

Attenzione, specifico “difendersi adeguatamente”, che non significa che in caso di un contenzioso lo Stato considerato sicuramente colpevole. Lo Stato quindi potrebbe battersi per le vittime di Genova, ma preferisce non farlo per non rischiare di essere considerato inadempiente. L’economia di fronte alla morale, inutile sottolineare che questo governo ha scelto di chiudere un occhio sulla morale

A cosa serve quindi lanciare slogan dall’impossibile capacità attuativa? Assolutamente a niente, un pò come la recente attività politica del governo giallo-rosso, dispiace vedere per l’ennesima volta infangata la memoria di chi è morto da innocente su quel ponte.

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