
Anche Clare Daly è stanca dell’ipocrisia su Navalny
Clare Daly per molti può sembrare un nome assolutamente sconosciuto. Anche io, onestamente, fino a qualche ora fa, sconoscevo l’esistenza di questa persona, poi però, ho notato con curiosità un articolo su una testata straniera che ha attirato la mia attenzione. L’eurodeputata irlandese Clare Daly, durante il corso del suo intervento a Bruxelles, ha espressamente richiamato tutte le istituzioni europee ad un approccio meno ipocrita circa il caso Navalny; definendo l’oppositore russo “razzista” ha poi criticato il Parlamento europeo per la sua “russofobia” e per la sua reazione alla visita a Mosca dell’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri Josep Borrell.
L’europarlamentare irlandese, appartenente al partito di sinistra “Independents 4 Change” ha voluto sottolineare quanto sia miope la politica estera messa in atto dall’Unione Europea con la superpotenza che sorge ad est dell’Unione. Espressamente rivoltasi a Borrell, politico che ricopre la carica di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha voluto chiedergli:
“Ascoltando l’implacabile russofobia in questo luogo, perché le persone sono sorprese dal fatto che la Russia non ha alcuna ragione di impegnarsi con l’UE? Sono felice come chiunque altra di difendere i diritti di chiunque, compreso quello di Navalny. Ma siamo onesti su di lui. È un feroce razzista anti-immigrati con forse il quattro per cento del sostegno e raduna centinaia di migliaia persone in città con milioni di abitanti, non è certo un movimento di massa. E non ne parleremmo affatto se fosse stato arrestato altrove piuttosto che in Russia. Nel frattempo, Julian Assange è stato arrestato per aver denunciato crimini di guerra statunitensi. Domani Pablo Hasel, rapper catalano, andrà in prigione per le sue canzoni. Dove è l’appello per chiedere sanzioni alla Spagna?”