Il 30 novembre, Mosca, come un pò da tutte le parti in Russia si ferma in ricordo delle vittime dello stalinismo. Nella celebra piazza Lubianka, luogo in cui ha avuto sede lo storico e timoroso palazzo del KGB, simbolicamente di fronte alla pietra di Solovetsky, portata nella capitale nel 1990 dal luogo dove sorse il primo gulag, è andata in scena anche quest’anno la cerimonia della “restituzione dei nomi”. Sono stati letti infatti per più di dieci ore tutti i nomi dei compatrioti russi morti durante il periodo delle purghe che ha accompagnato gli anni più duri e violenti dell’URSS
A organizzare l’evento, la Ong “Memorial”, fondata nel 1989 dal premio nobel e dissidente Andrej Sakharov
Secondo la documentazione ufficiale disponibile, tra il 21 e il 53, le esecuzioni capitali in Unione sovietica sono state 799 mila mentre quasi 3 milioni di persone sarebbero morte nei gulag e nei campi di lavoro.