
Renzi e il vergognoso spettacolo in Parlamento
La politica è fatta di compromessi, questo è un fatto che nessuno si può permettere di sindacare ne tanto meno di moralizzare. La politica è incontro, valutazione di ipotesi differenti affinchè si giunga ad un compromesso comune. In breve, la politica è dialogo purchè questo dialogo sia finalizzato al bene dei cittadini.
Nel giorno della sfiducia a Bonafede, Ministro che in qualsiasi democrazia del mondo sarebbe già sotto inchiesta della magistratura, è andato in scena uno spettacolo pietoso. Da una parte Renzi che fa il Cicerone di turno, nascondendo (o provando a farlo) con un arguto giro di parole, uno dei patti politici più vergognosi di sempre.
“Io ti voto la fiducia, andate avanti col governo e voi mi fate passare la (finta) sanatoria sui migranti”
Quanto abbiamo visto oggi in Parlamento non rappresenta la politica, non è un compromesso tra più parti figlio della volontà di apportare un miglioramento alla condizione attuale dei cittadini, quello di oggi è stato uno scambio di favori in pieno stile mafioso.
Tu fai un favore a me e io ne faccio uno a te.
E i cittadini? I cittadini sono totalmente al di fuori dei pensieri di questa gente, che preferisce inventarsi sempre nuovi patti della poltrona. Per favore, non guardiamo più alla Cina, al Brasile, al Messico o alla Russia come Paesi privi di livelli minimi di democrazia, perchè oggi in Italia è stata sancita per l’ennesima volta in pochi mesi, la morte della democrazia.
Eccellente.
Sintetico, come scatto fotografico sul potere e la sua moralità. Politica e morale sono distanti anni luce: la storia delle scelte politiche è intrisa di concupiscenza del potere per rigenerarlo, senza che le persone se ne rendano conto, con ricerca sempre del quattrino oggi e non del bene di tutta la collettività;
La riflessione rappresentata
L’amore per la verità e il cittadino che spera e ama la propria terra viene snaturato da questi atteggiamenti di personaggi che credono di essere politicamente immortali