
Germania & Co. tagliano fuori l’Italia dal turismo estivo
L’estate è alle porte e il turismo per molti Paesi Euro-Mediterranei costituisce una fonte inestimabile di introiti; motivo per cui sul fronte delle vacanze l’Unione Europea appare sempre più divisa e in perenne lotta intestina. Sembrerebbe che nei giorni scorsi sia stato raggiunto un accordo per il famoso “corridoio turistico” tra i governi di Germania, Austria, Slovenia, Croazia e Grecia che dopo l’acquisizione dell’aeroporto di Salonicco da parte dell’ennesima società tedesca, entra ufficialmente di diritto come colonia tedesca nel Mediterraneo.
Tale corridoio garantirebbe principalmente ai turisti di Germania e Austria, i padroni e i padroncini d’Europa, di poter godere delle loro tanto agognate vacanze nelle spiagge di quei Paesi che garantirebbero maggiore protezione dal Covid-19.
Secondo i dati forniti e a disposizione dell’accoglienza turistica all’interno dell’Unione Europea, nelle ultime quattro stagioni estive (2015-2019) l’Italia ha avuto quasi 1/4 quarto dei pernottamenti nell’intera Unione Europea. È quanto mai evidente, alla luce dei dati appena forniti, che si stia compiendo un attacco alla nostra nazione sotto molteplici punti di vista. Bisogna capire come si intende agire e se si vuole agire oppure si preferisce rimanere inermi di fronte all’ennesimo schiaffo in faccia che ci viene rifilato da Berlino. La palla adesso passa al governo.