
CPI e Putin: cosa bisogna capire
Premettiamo che la Corte Penale Internazionale (CPI) è un tribunale internazionale che ha giurisdizione su crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio. Tuttavia, Russia, Cina e Stati Uniti non hanno mai aderito al trattato che ha istituito la CPI, il cosiddetto Statuto di Roma.
La CPI è stata istituita nel 2002 per perseguire i crimini più gravi di preoccupazione per la comunità internazionale, come il genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra. Tuttavia, ci sono alcune ragioni per cui la CPI potrebbe non essere efficace come alcuni vorrebbero:
- Limitata giurisdizione territoriale: la CPI ha giurisdizione solo sui crimini commessi in paesi che hanno ratificato lo Statuto di Roma o che sono stati deferiti al tribunale dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ciò significa che la Corte non ha giurisdizione su tutti i paesi del mondo, e ciò limita la sua efficacia.
- Mancanza di sostegno politico: la Corte è stata criticata da alcuni paesi, tra cui i più noti che non hanno aderito al trattato istitutivo, come già anticipato Russia, Cina e Stati Uniti. Alcuni paesi hanno anche denunciato la Corte come strumento politico per perseguire i paesi scomodi agli interessi occidentali. Ciò ha limitato il sostegno politico alla Corte e la sua efficacia nel perseguire i criminali di guerra.
- Limiti pratici: la Corte ha risorse limitate e dipende dalla cooperazione dei paesi membri per l’arresto dei criminali di guerra e la raccolta di prove. In alcuni casi, la Corte ha incontrato difficoltà nell’ottenere l’arresto dei criminali di guerra e nella raccolta di prove proprio a causa della mancanza di cooperazione dei paesi membri.
- Tempi lunghi per la giustizia: la Corte ha bisogno di tempo per completare le sue indagini e i suoi processi, il che significa che la giustizia può essere ritardata. In alcuni casi, ciò potrebbe avere un effetto deterrente limitato sui criminali di guerra, poiché potrebbero potere sfuggire alla giustizia a lungo termine.
In sintesi, la Corte Penale Internazionale ha alcuni limiti che ne limitano l’efficacia nel perseguire i criminali di guerra.
Analizzando i tre grandi Stati che l’hanno criticata maggiormente possiamo dire che:
La Russia ha firmato il trattato nel 2000, ma non lo ha mai ratificato, quindi non è uno stato parte della CPI. Mosca ha criticato la Corte in passato, definendola strumento politico volto a perseguitare solamente i paesi scomodi per interessi occidentali. In adesione a tale valutazione già nel corso delle indagini della Corte sulla guerra in Georgia del 2008 il Cremlino aveva minacciato di ritirarsi dallo Statuto di Roma.
La Cina non ha mai firmato lo Statuto di Roma, quindi non è uno stato parte della CPI, avendola aspramente criticata in passato, definendola anch’essa strumento politico ritorsivo per i paesi scomodi agli interessi occidentali. La Cina ha anche respinto le accuse di abusi sui diritti umani nel suo paese e, in particolare, nella regione del Xinjiang.
Gli Stati Uniti hanno firmato lo Statuto di Roma sotto l’amministrazione Clinton, ma non lo hanno mai ratificato. L’amministrazione Bush ha rinunciato alla firma, affermando che la Corte avrebbe potuto indagare sui militari americani e che la giurisdizione della Corte minacciava la sovranità degli Stati Uniti.
L’amministrazione Obama ha ripristinato la partecipazione degli Stati Uniti alla Corte, ma l’amministrazione Trump ha nuovamente abbandonato la partecipazione, definendo la Corte come una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. L’amministrazione Biden ha espresso il sostegno alla Corte e ha promesso di collaborare con essa (manca il MA, cioè avresti dovuto dire che formalmente però non ha ancora adottato nessuna decisione operativa al riguardo). Collaborare.
Venendo alla mera analisi che tocca i fatti oggetto di Cronaca
La Corte Penale Internazionale (CPI) con un mandato d’arresto per Vladimir Putin, ci potrebbe fare poco dato che attualmente è altamente improbabile che la Russia lo consegni alla Corte per essere processato.
Se Putin viaggiasse all’estero:
1) se il paese ospitante fosse uno stato parte della CPI, come molti paesi europei, potrebbe essere obbligato a consegnare Putin alla Corte per essere processato. Tuttavia, anche in questo caso, la Russia potrebbe resistere e rifiutarsi di consegnare il suo presidente alla giurisdizione della Corte.
2) se il paese ospitante non fosse uno stato parte della CPI, non sarebbe tenuto a consegnare Putin alla Corte. In questo caso, la scelta di consegnare un presidente straniero sul proprio territorio avrebbe natura politica e diplomatica.
Quindi in caso di viaggi all’estero Putin potrebbe anche decidere di evitare quei paesi che potrebbero consegnarlo alla CPI. In generale, i capi di stato hanno una protezione diplomatica più elevata rispetto alle persone comuni, e ciò potrebbe rendere più difficile per la CPI ottenere l’arresto di Putin.
Scenari futuri:
Supponiamo che la Corte Penale Internazionale (CPI) continui ad avere problemi nel perseguire i crimini internazionali nei prossimi anni. In questo scenario, potrebbero verificarsi diverse circostanze che potrebbero rendere la CPI uno strumento inefficace:
- Mancanza di cooperazione dei paesi membri: se i paesi membri non cooperano con la CPI, potrebbe essere difficile per la stessa raccogliere prove e perseguire i criminali di guerra. Se la Corte non é in grado di esercitare la sua giurisdizione su determinati paesi, la sua efficacia potrebbe essere limitata.
- Interferenze politiche: se la CPI viene percepita come uno strumento politico che mira a perseguire i paesi scomodi, ci potrebbe essere una maggiore interferenza politica che potrebbe impedire il lavoro della Corte. In questo caso, potrebbe essere difficile per la Corte mantenere la sua indipendenza e la sua credibilità.
- Insufficienti risorse e personale: se la Corte non ha le risorse finanziarie e il personale adeguato, potrebbe non essere in grado di svolgere il suo lavoro in modo efficace. Ciò potrebbe comportare lunghi ritardi nella giustizia e limitare la capacità della Corte di perseguire tutti i criminali di guerra.
- Mancanza di autorità: se la CPI non ha l’autorità per applicare le sue decisioni, le sue sentenze potrebbero non essere eseguite. In questo caso, i criminali di guerra potrebbero essere in grado di sfuggire alla giustizia internazionale.
In sintesi, se la Corte Penale Internazionale continua ad avere problemi nel perseguire i crimini internazionali e potrebbe diventare sempre più inefficace. Tuttavia, la Corte rimane uno strumento importante per la giustizia internazionale e molti paesi continuano a sostenerla e ad aderire ai suoi principi. Potrebbe essere necessario un maggior impegno politico e finanziario da parte dei paesi membri per renderela più efficace e rafforzare il suo ruolo nel perseguire i criminali di guerra.