
La Cina monopolizzerà il litio?
Il litio nella storia non ha goduto della stessa fama di altri elementi come l’oro o il platino, ma di recente è diventato rapidamente uno dei metalli più importanti del mondo. È un componente chiave nella fabbricazione di qualsiasi dispositivo elettronico e con l’impennata degli ultimi anni di domanda di veicoli elettrici e di altre tecnologie alimentate a batteria (smartphone, tablet,ecc) si è visto un corrispondente aumento della domanda di litio.
L’offerta però non è riuscita a tenere il passo con la domanda, questo ha portato ad un aumento vertiginoso dei prezzi. Il valore spot del carbonato di litio, un composto che può essere convertito in litio, è aumentato del 477% nel 2021 e di un ulteriore 77% nel 2022.
Goldman Sachs stima che nel 2021 siano state prodotte 481.000 tonnellate di carbonato di litio e altre fonti di litio, lasciando un buco nella domanda di 51.000 tonnellate; nei prossimi anni però, la stessa Goldman Sachs ha previsto che l’offerta di litio non solo soddisferà la domanda attuale ma sarà in grado di soddisfare una domanda in rapida crescita, e questo perché le società minerarie avvieranno nei prossimi anni una serie di progetti di revisione e ammodernamento delle loro strutture.
La Cina e il litio
Gran parte della fornitura di litio, come previsto da numerosi analisti, verrà importata nel prossimo futuro dalla Cina, rendendo probabilmente Pechino il primo esportatore al mondo. Questo perchè la Cina potrebbe iniziare a sfruttare maggiormente i suoi abbondanti giacimenti di lepidolite, un minerale che produce litio di qualità inferiore, e quindi attualmente rappresenta solo una piccola quota della fornitura commerciale.
Il lepidolite però se debitamente lavorato e con il supporto di nuove tecnologie attualmente in sviluppo, potrebbe essere in grado di aumentale di molto la qualità di litio estratto; questo porterà ad avere, probabilmente, un surplus di litio già a partire dal prossimo quinquennio. È la stessa Goldman Sachs a stimare che entro il 2027 l’offerta sarà più che triplicata rispetto ai livelli del 2021, superando la domanda del 23%.
Insieme ai progetti domestici di lepidolite, le aziende cinesi stanno finanziando la costruzione di nuove miniere in Africa, inclusa un’enorme struttura in Mali, che sarà in grado di estrarre lo spodumene, un minerale roccioso che viene tostato e frantumato per rilasciare litio di alta qualità. Oltre alla Cina, le altre nazioni che stanno investendo nelle miniere – e quindi nella fornitura – di litio sono l’Argentina, con 13 nuovi progetti e la Bolivia che intendere espandere la propria produzione.
Data l’alta digitalizzazione che il mondo – anche per merito della globalizzazione – sta vivendo e che diverrà sempre più intensa nei prossimi anni, rendendo così ad ogni individuo l’utilizzo di mezzi elettronici imprescindibile per la propria quotidianità, per una nazione, come la Cina, avere la predominanza del mercato del litio, risulta essere un tassello fondamentale per divenire un attore in grado di influenzare le politiche globali.