
Italia declassata in anticipo: due indizi fanno una prova
Se il vostro futuro, quello dei vostri figli o quello dei vostri cari dipendesse da gente seduta in una comoda poltrona a decine di migliaia di chilometri, come la prendereste? Indubbiamente male, come del resto la prendo io.
Quello che vi ho appena descritto non è fantascienza o la trama di un film, ma purtroppo è la triste verità. Un agenzia di rating, la Fitch ha deciso di declassare l’Italia di un gradino, da BBB a BBB-
Ma cosa sono le agenzie di rating?
Le agenzie di rating altro non sono che degli istituti intermediari tra gli enti che emettono titoli azionari (aziende, Stati, società pubbliche) e gli investitori (privati o istituzionali). Queste agenzie, svolgendo analisi e esami dei dati, cercano di capire quale sia il valore di un titolo di Stato o di una banca. Quindi in poche parole sono dei privati che in base a dei loro calcoli e studi decidono se è conveniente investire in uno stato o meno. Quindi ne decidono le sorti.
Stranamente la Fitch, in piena emergenza Covid-19 ha deciso di emettere il suo giudizio (negativo) adesso, anticipando di tre mesi sulla tabella di marcia, dato che il giudizio era previsto per luglio.
Cosa accade se l’Italia viene declassata ancora?
La risposta è semplice, saremmo considerati un Paese con dei «junk» bond, cioè con titoli spazzatura dove è altamente conveniente non investire. La beffa di tutta situazione è che le sorti di una grande nazione come l’Italia viene decisa da un gruppo di privati che potrebbero agire deliberatamente contro la nostra economia, dato che su di loro non vi è un organismo di controllo.