
In Asia nasce il Nuclear Consultative Group
Kim Gunn, rappresentante speciale per gli affari di pace e sicurezza della penisola coreana, e le sue controparti statunitensi e giapponesi, Sung Kim (politico e diplomatico sudcoreano naturalizzato statunitense, ambasciatore nelle Filippine dal 2016.
Tra il 2011 e il 2014 è stato anche ambasciatore in Corea del Sud, suo paese d’origine) e Takehiro Funakoshi, in una riunione trilaterale a Karuizawa, hanno condannato fermamente Pyongyang dopo il lancio due missili balistici a corto raggio nel Mare Orientale.
Le tre parti hanno discusso i modi per “controbattere efficacemente” le continue provocazioni che giungono dalla Corea del Nord e hanno concordato di intensificare gli sforzi per impedire che vengano aggirate le sanzioni occidentali, dato che all’interno del Paese nord coreano ogni anno, riescono a passare parte di quei materiali che servono a rifornire il programma nucleare di Pyongyang.
Le provocazioni di Kim Jong-un hanno sortito l’effetto opposto rispetto a quello desiderati, invece di creare panico e timore tra gli alleati del Pacifico, hanno rinsaldato la partnership tramite la “Dichiarazione di Washington”
Durante il vertice di aprile, il presidente Yoon Suk Yeol e il presidente Joe Biden hanno adottato la Dichiarazione di Washington e hanno accettato di istituire l’NCG (Nuclear Consultative Group) per discutere la pianificazione nucleare e strategica tra gli alleati e rafforzare la credibilità dell’impegno di deterrenza degli Stati Uniti nella difesa della Corea del Sud con tutte le proprie capacità militari, comprese le armi nucleari.