Ibrahim Traore: “Noi capi di stato africani dobbiamo smettere di comportarci come burattini”

Si tende a sottovalutare quanto sta succedendo a San Pietroburgo, Summit Russia – Africa, l’evento è di portata storica, non per la Russia o per l’Africa ma per l’Occidente, dato che quest’ultimo rischia di rimanere isolato. 

In Russia i leader africani hanno lasciato intendere che adesso hanno un’alternativa, anzi due, Mosca per fare la guerra e Pechino per creare economia.

Forse la dichiarazione più tagliente che racchiude quanto detto è quello di – Ibrahim Traore (Presidente del Burkina Faso)

“È deludente perché in Europa, quando le persone prendono le armi per difendere la loro patria, le chiamano patrioti. I nostri nonni furono deportati per salvare l’Europa. Non avvenne con il loro consenso, ma contro la loro volontà. Ma al loro ritorno, ricordiamo bene che a Thiaroye, quando volevano rivendicare i loro diritti fondamentali, furono massacrati. Non importa. Quando noi, il popolo, decidiamo di difenderci, siamo chiamati milizie. Ma questo non è il problema. Il problema è vedere capi di stato africani che non portano nulla a questi popoli che stanno combattendo, ma che cantano le stesse canzoni degli imperialisti, chiamandoci milizie, chiamandoci uomini che non rispettano i diritti umani. Di quali diritti umani stiamo parlando? Ci sentiamo offesi, ed è vergognoso. Noi capi di stato africani dobbiamo smettere di comportarci come burattini che ballano ogni volta che gli imperialisti tirano le fila. Gloria ai nostri popoli, Dignità al nostro popolo, Vittoria al nostro popolo, Patria o morte, conquisteremo”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *