Chi sa cosa significa “Nạn đói Ất Dậu” in Vietnamita?

Questa perifrasi sta ad indicare la Grande Carestia del 1945, che ebbe luogo in Tonchino e Annam sotto l’occupazione francese e giapponese. Secondo le statistiche del governo redatte nel corso dei decenni successivi, la carestia ha causato 2 milioni di morti nel nord del Vietnam, mentre i documenti internazionali stimano il bilancio delle vittime intorno ad 1 milione, o circa l’8% del totale della popolazione.

La tragedia ha costituito una parte fondamentale della storia del Vietnam moderno, sopratutto venne utilizzata in chiave anti occidentale durante il periodo tra gli anni ’50 e ’60 (il Giappone veniva considerato potenza dall’ideologia occidentale).

Nel settembre 1940, l’esercito giapponese entrò in quello che oggi è noto come Vietnam settentrionale e centrale, a seguito di un accordo con gli amministratori coloniali francesi. I giapponesi rimasero lì fino alla fine della seconda guerra mondiale, con il risultato che il popolo vietnamita veniva oppresso da una doppia colonizzazione.

Anche se molteplici fattori hanno contribuito alla carestia del 1945, l’occupazione giapponese ha giocato un ruolo significativo. I giapponesi diressero la distruzione delle risaie a favore della coltivazione della juta e immagazzinarono il riso per il consumo interno e per le esportazini.

Gli storici concordano ampiamente sul fatto che gli sforzi dell’esercito giapponese, insieme alle loro politiche economiche per la Greater East Asia Co-Prosperity Sphere, in particolare la requisizione del riso, sono stati fattori chiave nella fame vietnamita.

Oggi il Giappone sia la più grande fonte di assistenza ufficiale allo sviluppo del paese e il terzo più grande investitore straniero (l’accordo di partenariato economico Vietnam-Giappone è stato firmato nel dicembre 2008 e promulgato nell’ottobre 2009 e nel 2011 il Giappone è diventato il primo paese del G-7 a riconoscere formalmente lo status di economia di mercato del Vietnam) e a differenza dell’Occidente, Tokyo generalmente elude le critiche sulle questioni relative alla violazione dei diritti umani in Vietnam. 

La “vittoria” del Partito Comunista Vietnamita

Coltivare più terra e affrontare la carenza di cibo erano elementi chiave della propaganda del Viet Minh, e prevenire un’altra carestia era fondamentale per la legittimità del regime comunista.

Proprio di recente, i leader comunisti vietnamiti hanno basato la loro legittimità governativa propagandato i successi delle esportazioni del riso e hanno mostrato al Paese un segno di saggia leadership, rendendo il Vietnam il secondo più grande esportatore di riso al mondo e una delle economie in più rapida crescita.

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