L’80% degli americani è già sicuro: in arrivo la prossima recessione

Più della metà degli americani, stando ai dati degli ultimi sondaggi, pensa che gli Stati Uniti siano già entrati in una nuova recessione. L’ultimo IBD / TIPP Economic Optimism Index pubblicato a fine giungo ha rilevato che il 53% degli americani pensa che l’economia sia entrata in recessione mentre il 25% afferma di non esserne ancora sicuro. Solo il 20% crede che il Paese non sia in recessione

Il mondo ha bisogno di un nuovo motore economico. Potrebbe essere l’India?

La guerra in Ucraina ha inferto un duro colpo alle prospettive di crescita globale. La nuova ondata pandemica e il conseguente lockdown hanno indebolito e rallentato di molto la Cina, motore della crescita economica mondiale. Date le sue dimensioni e il suo potenziale, sembra ragionevole chiedersi se l’India potrebbe essere il prossimo motore economico del mondo. Ad aprile il FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha stimato che il PIL indiano potrebbe crescere di oltre l’8% quest’anno, la percentuale più elevata tra i Paesi più industrializzati. Un’espansione così rapida, se sostenuta, avrebbe un profondo impatto sul mondo

La Turchia aumenta il salario minimo mentre la lira crolla, l’inflazione semina difficoltà

contrapposizione con l’attuale situazione economica del Paese, infatti molte famiglie turche in questi giorni stanno lottano con l’aumento dell’inflazione e il crollo della lira. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha annunciato, in uno dei suoi recenti discorsi televisivi, che il cambiamento di politica porterà al più alto aumento del salario minimo in 50 anni

La Cina ha un problema con il mercato immobiliare del paese: 65 milioni di case vuote, sufficienti per ospitare la popolazione francese

Le città fantasma esistono e non mi riferisco a quelle del vecchio west, ma alle nuove metropoli di cemento che in Cina si possono facilmente trovare guidando per un’ora o due fuori Shanghai o Pechino. Strade, palazzi, incroci e semafori; sono moderne e in buone condizioni. A differenza però delle loro affollate controparti, queste sono per l’appunto vuote