Avviso di garanzia e Conte e Ministri, ma la magistratura gira nuovamente la testa a sinistra

Il 13 agosto 2020 sarà una giornata da ricordare. Dopo le numerose denunce effettuate dai familiari morti a causa del Covid-19 e quindi conseguentemente per la pessima gestione dell’emergenza coronavirus, è scattato l’avviso di garanzia nei confronti del premier Giuseppe Conte e di 6 ministri: Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza. Gli esponenti del governo in questione hanno ricevuto una notifica riguardante un avviso ex art. 6, comma 2, legge cost. n. 1/1989 da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Dunque accadrà qualcosa? Assolutamente no. Dopo l’alleanza che i 5 stelle hanno siglato col PD sembra difficile che la magistratura possa minimamente scalfirli, del resto secondo le stesse dichiarazioni rilasciate da Palamara, “la magistratura ha una predilezione per non vedere quanto accade a sinistra“. Certo il segnale è forte, qualcuno ha capito che le responsabilità del governo durante il periodo della pandemia sono state notevoli, come è stata evidente la conseguente gestione miope e scellerata dell’emergenza.

E pur si muove! Celebre frase pronunciata da Galileo Galilei al tribunale dell’Inquisizione al termine della sua abiura dell’eliocentrismo. Si, anche noi possiamo dire che qualcosa sembra muoversi all’interno del dorato mondo della magistratura italiana. Non tutti ci stanno a chinare il capo ed a seguire logiche da regime monarchico, quando la giustizia altro non era, che il braccio disarmato del sovrano.

Non accadrà nulla purtroppo, come scritto inizialmente l’accordo 5Stelle – PD blinda gli alleati di governo da qualsiasi attacco democratico, siano esse elezioni o inchieste giudiziarie.  La Procura di Roma ha difatti già chiesto l’archiviazione degli esposti.  Viene specificato che appunto l’Ufficio della Procura “ritiene le notizie di testo infondate e dunque da archiviare”.

Ma quali sarebbero queste accuse da archiviare?

Le varie denunce presentate riguardano molti reati: pena in concorso (art. 110), epidemia (art. 438), delitti colposi contro la salute pubblica (art. 452) e omicidio colposo (art. 589), abuso d’ufficio (art. 323), attentato contro la costituzione dello Stato (art. 283), e attentati contro i diritti politici del cittadino (art.294).

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