La geografia come radice della guerra

Dovrei iniziare a scrivere questa riflessione invogliando il lettore a riflettere sulla conformazione geografica della Russia, solo così si è in grado, forse, di capire certe storiche dinamiche. La Russia, dall’800 in poi, momento in cui noi occidentali abbiamo imparata a conoscerla meglio, appare circondata da un anello di montagne e di ghiaccio; il confine con la Cina è protetto da catene montuose ed è separato dall’Iran e dalla Turchia dal Caucusus. Tra la Russia e l’Europa occidentale si trovano i Balcani, i Carpazi e le Alpi, che formano un altro muro. A nord di quelle montagne, invece abbiamo il nulla: un corridoio piatto – la Grande Pianura Europea – che collega la Russia ai suoi vicini occidentali ben armati attraverso quella porta di ingresso in cui si trovano Ucraina e Polonia. Su questo enorme corridoio, paradossalmente, si può  andare tranquillamente in bicicletta da Parigi a Mosca, oppure si può anche guidare un carro armato