Frammentazione dell’Asia Orientale

La regione dell’Asia nord orientale, preoccupa, appunto, perché appare composto come un fronte disunito, poco compatto e privo di alleanze solide dove l’egoismo di Stato tende a fare diffidare gli uni dagli altri. Al fine di contrastare o moderare le attuali instabilità, i paesi della regione potrebbero dover prendere in considerazione la creazione – seppure improbabile –  di un quadro di sicurezza ufficiale ed unificato.

USA: in guerra anche con la Cina

Nel mondo delle dichiarazioni che seguono l’alternasi delle salite e dei pendii tipici delle montagne russe, prima feroci, poi distensive e poi nuovamente distensive per poi ritornare poco amichevoli, si può tranquillamente affermare che gli Stati Uniti sono giunti ad uno scontro anche con la Cina. Proprio così, l’Amministrazione Democratica di Biden è riuscita ad entrare in conflitto sia con Mosca che con Pechino nello stesso momento, seppure su piani differenti

Kadyrov pericoloso erede di Putin?

Siamo in pochi in Italia ad averlo detto ( e ripetuto da mesi), tra questi c’è anche Michele Santoro; in Russia, attualmente, la linea di Putin corrisponde alla linea morbida. Non vorrei che mai si verificasse l’ipotesi – l’ho scritto spesso fin luglio, oggi scopro che finalmente ci arrivano pure i giornalisti di Repubblica – che vedrebbe come successore al Cremlino, qualora Putin cedesse, proprio Kadyrov, quello che avrebbe già sganciato le nucleari tattiche in Ucraina